La fibromialgia è una malattia che colpisce prevalentemente le donne. Le cause sono ancora sconosciute, mentre i sintomi sono molteplici e comportano grande dolore. In questo articolo andremo ad analizzare cos’è la fibromialgia e come è possibile curarla.
Cos’è la fibromialgia e quali sono le cause
Cos’è la fibromialgia? È un dolore che proviene dai muscoli e dai tessuti fibrosi quali tendini e legamenti. Si tratta di una malattia reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico. Purtroppo ad oggi le cause della fibromialgia non sono ancora note, ma si ritiene che possa essere la concausa di vari fattori (genetici, ormonali, biochimici, neurochimici, ambientali, psicologici, ecc). Sono molteplici gli studi che stanno cercando di analizzare meglio cos’è la fibromialgia, tentando di approfondire l’interazione multifattoriale che vi è alla base. Si ritiene che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose o ne riduca l’inibizione. In che modo? Andrebbe a influenzare il modo in cui il nostro cervello elabora i segnali di dolore. Le donne hanno una probabilità più alta di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini e la fascia più colpita va dai 25 ai 55 anni.
Quali sono i sintomi della fibromialgia
I sintomi della fibromialgia compaiono a volte a seguito di un trauma fisico, di interventi chirurgici, infezioni oppure dopo un forte stress psicologico. In ogni caso i segni di questa malattia si accumulano gradualmente nel tempo. Quali sono però questi sintomi della fibromialgia? Parliamo di dolore cronico diffuso, aumento della tensione muscolare e rigidità in numerose sedi dell’apparato locomotore. Inoltre abbiamo la presenza di astenia (ovvero affaticamento cronico e stanchezza debilitante), sindrome del colon irritabile e disturbi del sonno e dell’umore. Spesso alla comparsa di questi sintomi della fibromialgia ne sono associati altri, come problemi cognitivi, di vista e di memoria, mal di testa e vertigini. Sono frequenti dolori alla mandibola, nausea, problemi alla pelle e ad urinare, dismenorrea femminile, rigidità muscolare, dolori articolari e sindrome delle gambe senza riposo. Vista la portata di tali disturbi, è possibile che entrino in gioco anche problemi psicologici come ansia, depressione e disturbo post-traumatico da stress.
La cura per la fibromialgia
La cura per la fibromialgia tradizionale si basa su trattamenti farmacologici mirati a gestire il dolore, i disturbi del sonno e a correggere le alterazioni alla base della malattia come il deficit di serotonina. I trattamenti non farmacologici, invece, comprendono l’educazione del paziente, l’esercizio aerobico e la terapia cognitivo-comportamentale. Questi possono essere d’aiuto nei miglioramenti funzionali e sono molto efficaci nel modificare l’iperattività neurovegetativa presente nella fibromialgia. Eppure recenti studi hanno appurato che ottenere una cura per la fibromialgia migliore è possibile con la combinazione di diversi approcci multidisciplinari. I piani di trattamento integrati, infatti, hanno dimostrato una certa efficacia nell’alleviare il dolore ed i sintomi della fibromialgia. Per quel che riguarda le terapie fisioterapiche, invece, le più consigliate sono quelle fisiche come la TENS, la ionoforesi e la termoterapia. In particolare è la TENS, la stimolazione elettrica nervosa transcutanea, ad aver dato un particolare riscontro. Essa consiste nell’applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici che attivano fibre nervose di grosso diametro andando a ridurre la percezione del dolore. Di aiuto serve molto anche un percorso fisioterapico che consiste esercizi mirati personalizzati.